
TECNICA MISTA-COLLAGE su TELA o LEGNO












Il mondo immaginifico della Bursi è un mondo oltre la soglia, dove ci si ritrova piacevolmente disorientati, storditi dalle quantità di immagini, di colori, di forme allungate, amorfe, ma, il tutto, avvolto da un perfetto equilibrio.
Varcare la soglia insieme a lei è entrare in uno stato alterato delle cose, è entrare in un nuovo mondo di emozioni contraddittorie, è entrare dentro il nostro inconscio, è entrare dentro la nostra intimità infinita e più nascosta.
Ogni opera è un nuovo racconto è come essere presi per mano dall’artista, la quale con incanto, magia, delicatezza e sorriso aperto, gioioso, di estrema felicità, ci accompagna nella non–realtà delle cose oggettive,entriamo nel suo Universo al di là del tempo e dello spazio conosciuto, nel vacuo, nel leggero, nella nuvola, per poterci perdere nei sogni più profondi.
La fisiognomica è importante per la Bursi: realizza volti apparentemente innocenti, ammalianti, dolci, fragili, quasi inespressivi, ma che hanno unlato nascosto, hanno dei segreti, hanno maschere che nascondono delle intimità oscure, misteriose, tenebrose.
I visi bellissimi, incantati, eterei, malinconici, avvolti di estrema raffinatezza ci guardano con equilibrio, serenità, dolcezza, per l’artista,sono sia forza creatrice che forza distruttrice: celano delle ambiguità, sono umani, ma anche antropomorfi, un po’ bestie, un pò esseri umani, un po’ malvagi, un po’ buoni, divisi fra equilibrio e caos, fra perfezione e imperfezione, fra male e bene.
All’interno di ogni opera, di ogni creatura, vi è una ricchezza infinita diimmagini, simboli, forme archetipiche del nostro passato arcaico più puro e lontano fino ad arrivare a dettagli classici, medievali, rinascimentali, uniti, tutti questi elementi, raggiungono una perfetta armonia compositiva.
Lasciarsi immergere dal mondo onirico della Bursi è come passare da uno stato ad un altro, una metamorfosi dello stato interiore, è come una sorta di purificazione, un atto catartico, liberatorio, purificatorio, dove occorre passare per la via buia, oscura, la via dell’ignoto, al fine di arrivare alla luce, alla felicità e alla pace spirituale.
Paola Gennari

